Content is king: Bill Gates lo sosteneva già oltre un quarto di secolo fa. In un saggio datato 1996, il fondatore di Microsoft descriveva l’internet del futuro come un mercato di contenuti. Oggi sappiamo che la sua previsione era corretta: immagini, audio, video e testi – soprattutto i testi – sono quello che conta davvero sul web.
In rete i contenuti si moltiplicano in maniera esponenziale, quindi è necessario distinguersi all’interno di questo mare magnum grazie a produzioni originali, interessanti ed efficaci.
Siamo certi che anche i meno avvezzi al lessico del marketing avranno sentito parlare di copywriting, l’attività di scrittura di testi per la pubblicità e il web finalizzata alla promozione di un bene o servizio.
Oggi il copywriting è un aspetto essenziale del digital marketing: i testi hanno il compito di persuadere l’utente a compiere un’azione o rispondere a una call to action, stimolando così il coinvolgimento di potenziali clienti e aumentando la reputazione del brand. Il copywriter cura tutti gli aspetti testuali dei contenuti in rete: l’advertising sui social media, gli articoli per i siti aziendali redatti in ottica SEO, i testi scritti nell’ottica di una buona user experience per i siti web.
Ma quali sono i segni particolari di un buon copywriter? È una persona cresciuta a pane e scrittura creativa, ha imparato a targettizzarla per un pubblico specifico, ha un buon bacino di conoscenze da cui attinge per costruire i suoi testi, è dotato della creatività necessaria ad adattare i contenuti a diversi stili e canali.
Il copywriter studia il brand per il quale scrive i testi, sceglie il tono di voce più adeguato, il target di riferimento e il canale attraverso cui comunicare. Dopo questo lavoro di analisi è in grado di sviluppare un’idea creativa, dando originalità al suo contenuto, e per rendere efficace la comunicazione stimola sensazioni e ricordi in grado di fare leva sull’emotività del fruitore.
Come è facile intuire, in questo campo scrivere bene è indispensabile ma non basta. Il copywriting può avere un ruolo fondamentale nel successo (o meno) di un brand, quindi il nostro consiglio viene de sé: evitare il fai da te o le improvvisazioni e affidarsi a chi è davvero in grado di padroneggiare quella che ci piace definire un’arte minore.